Social media food & Beverage in ASIA

Pubblicato il 20 Marzo 2013

Social media food & Beverage in ASIA

Lavorare attraverso i Social Media sembra essere la moda del momento, in realtà è una necessità e la naturale evoluzione del old-commerce. Andando ad analizzare le statistiche emerse dalla pubblicazione dei dati Audiweb Febbraio 2012, scopriremo che la fascia d’età che è maggiormente rappresentativa dell’audience online è la stessa che più acquista food & beverage; il 48% degli utenti presenti sul web ricoprono la fascia d’età che va dai 35 ai 54 anni seguita da quasi un 19% di giovani dai 25 ai 34 anni[1].

L’Asia è il continente che ha vissuto la più rapida crescita per quanto riguarda l’utilizzo del mobile, l’e-commerce e i social network; ma per quanto si stia parlando di un evoluzione particolarmente significativa non possiamo sottovalutare la dimensione e conformazione geografica di questo continente che mette in difficoltà quando si tenta di capire quali siano i mercati più significativi su cui puntare. Nell’addentrarsi in questo argomento è importante conoscere quali siano i social più utilizzati dagli users asiatici per poterli raggiungere efficacemente e veicolare bene l’informazione; come si può immaginare, si è distanti anche in questo, Occidente e Oriente non utilizzano gli stessi canali social. Le barriere che potrebbero essere incontrate nel business non consistono unicamente nell’idioma, potrebbe essere difficile anche comprendere la dinamica di questi social mai utilizzati prima e approcciarsi, come già accennato, a culture quasi sconosciute. Un ulteriore limite si incontra in Giappone, dove il social network Mixi, ad esempio, richiede come elemento necessario per la registrazione il possedimento di un numero cellulare giapponese. Altri social che stanno spopolando in Asia sono Renren e Cyworld, rispettivamente di Cina e Corea che con il social giapponese hanno stretto un accordo: standardizzare le piattaforme per agevolarne l’utlizzo e renderle interconnesse. Quel che più conta è che non saranno i nostri social a conquistare il popolo asiatico, quanto piuttosto, saremo noi a doverci adattare alle loro forme di commercio, ai loro social network, alle loro usanze, come del resto è giusto che sia. Quando però parliamo generalizzando rischiamo di incorrere in dati scorretti: è bene quindi analizzare la situazione da vicino a seconda dello stato in questione. Facebook che conta 845 milioni di utenti attivi ogni mese non è riuscito ancora a conquistare la Cina, Zuckerberg[2] non riuscirà con facilità a penetrare nel mercato cinese, giapponese o coreano, ma ha già raggiunto molti paesi del sud est asiatico. Nelle Filippine il 93% degli utenti usa Facebook seguite da Indonesia, Malesia e Thailandia. La crescita mensile di utenti nel 2012 è del 3.4%, più del doppio della crescita globale, attualmente del 1.6%[3]. Rimane da dire che l’utilizzo dei social è comunque molto ampio, sono altissime le quote di partecipazione a quelli asiatici: dominano la scena Sina Weibo, Ibibo (India), Qzone e Cyworld (Sud-Corea). Nell’anno 2011 più del 44% della popolazione mondiale on line era di origine asiatica con una penetrazione del 26,2%, scontato dire che le quote maggiori derivavano da Cina, Giappone e India. La Cina, da sola, conta 513 milioni di utenti internet[4] e si prospetta come un mercato allettante agli occhi occidentali. Purtroppo mentre nascevano Facebook e Twitter, si sviluppava parallelamente una galassia di social orientali che costituiscono ancora oggi un ecosistema a sè. È giusto dunque fare una breve analisi di quali siano i canali più utilizzati tra i social network e i siti di video sharing: Sina Weibo è un microblogging che conta più di 300 milioni di iscritti pur essendo nato solo nel 2009, Kaixin001 è lo strumento di networking professionale più utilizzato in Cina ed ha preso sempre più campo dal 2009 quando i social network come Facebook e Twitter sono stati bloccati dal governo, Renren un social network che raggiunge più di 117 milioni di cinesi, Baidu è il motore di ricerca più utilizzato, conta ben 400 milioni di users con un market share del 75%, in ultimo due social di condivisione/ricerca video Youku e Tudou che registrano rispettivamente 263 e 227 milioni di utenti al mese. Il social network Sina Weibo è quello verso cui più puntare: è molto conosciuto, utilizzato e i suoi users sono ben equilibrati tra il sesso maschile e femminile (57 % e 43%), sono per lo più abitanti di grandi città che si connettono tramite 3G e sono fortemente partecipativi e propensi alla condivisione e al commento. Una case history da riportare è quella dell’azienda BMW in occasione dell’uscita della Serie 1: dopo il primo post su Sina Weibo aveva già ottenuto 18 mila commenti. La strategia migliore in realtà è quella di combinare più soluzioni ed essere quindi presenti su differenti social contemporaneamente. Ma se le PMI vogliono vendere ed essere veramente competitive devono proporsi soprattutto sui veri e propri canali di vendita: in occidente si parla per lo più di Amazon, Blomming ed Ebay, ma in Oriente? I cinesi, ad esempio, prediligono fare acquisti su www.alibaba.cn e su www.taobao.cn entrambi siti di acquisto online, che si differenziano nella modalità di acquisto. Alibaba è il classico negozio virtuale, mentre Tao Bao è un sito innovativo dove il posizionamento del prodotto è dettato esclusivamente dal giudizio dei consumatori e dal numero di volte che è stato acquistato, avendo così un valore aggiunto rispetto al tradizionale sito di e-commerce, ci sono poi siti specializzati come www.yesmywine.com e www.winechina.com. In conclusione si deduce che nel giro di poco tempo i brand che vorranno essere globali dovranno sapersi muovere con facilità anche sulle piattaforme cinesi. Quando si parlerà di pianificare la campagna marketing non si citeranno più i soliti tre: Facebook, Twitter e YouTube, ma piuttosto si parlerà di marketing integrato coinvolgendo nell’attività anche altre piattaforme.

[1] Audiweb, Febbraio 2012

[2] Mark Elliott Zuckerberg (14 maggio 1984) imprenditore statunitense, fondatore di Facebook.

[3] Report Social Backers

[4] Per poter concretizzare il dato basti pensare che l’Europa conta 500 milioi di utenti.

Social media food & Beverage in ASIA

Scritto da Ludovica Lancianese

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